Ristorante Alicella Via Posillipo Napoli

Sono passato piu’ volte davanti questo ristorante fin dalla sua apertura e gia’ dall’ inizio e’ riuscito a trasmettermi un’ energia positiva. La conferma l’ ho avuta ieri sera quando sono stato accolto dal suo creatore Salvatore Spiezia che con il suo entusiasmo mi ha soggiogato e lo ringrazio per questo. In primo luogo mancava in via Posillipo un ristorante con un simile target: Palazzo Petrucci e’ una Stella Michelin, Tufo’ e’ cucina napoletana cosi’ come Reginella e il Poeta. Ma questa tipologia di ristorante era necessaria. La location e’ ben curata nei particolari: adatta a giovani e meno giovani. In una sala si puo’ vedere la cucina e lo chef in azione. I piatti sono visivamente belli e saporiti: l’ uovo cotto a 65 gradi , il tris di tartare, la mistata di pasta di Gragnano con edamame, il filetto di maiale glassato alla nocciola con crema di pere all’ aglianico e per finire i dessert di Mario di Costanzo. Il servizio e’ stato eccellente e la Maitre simpaticissima e assolutamente impeccabile dal punto di

vista professionale: i suoi consigli sulla scelta del vino e della grappa sono stati molto apprezzati. Sono tutti punti a favore per Salvatore Spiezia, che da ingegnere civile e’ passato a manager di un ristorante: la sua vera passione! Consiglio di provare questa nuova esperienza sensoriale culinaria non solo ai napoletani ma anche ai turisti che verranno a trascorrere un periodo di vacanza a Posillipo per la sobrieta’ ed il gusto raffinato del locale, per la simpatia di tutti e per la bonta’ delle materie prime. Complimenti e auguri.

I have spent several times in front of this restaurant since its opening and already since the beginning it has managed to transmit a positive energy to me. The confirmation I had last night when I was greeted by its creator Salvatore Spiezia who with his enthusiasm subjugated me and I thank him for it. In the first place, a restaurant with a similar target was missing in Via Posillipo: Palazzo Petrucci is a Michelin Star, Tufo is Neapolitan cuisine as well as Reginella and the Poet. But this type of restaurant was necessary. The location is well cared for in detail: suitable for young and old. In a room you can see the kitchen and the chef in action. The dishes are visually beautiful and tasty: the egg cooked at 65 degrees, the trio of tartare, the mixture of Gragnano pasta with edamame, the filet of pork glazed with hazelnut with cream of pear in Aglianico and finally the desserts of Mario of Costanzo. The service was excellent and the Maitre very nice and absolutely flawless from the point of

professional view, his advice on the choice of wine and grappa was very appreciated. They are all points in favor for Salvatore Spiezia, who as a civil engineer moved to a restaurant manager: that is his true passion! I recommend trying this new culinary sensory experience not only for Neapolitans but also to the tourists who will come to spend a holiday in Posillipo for the sobriety and the refined taste of the place, for the sympathy of all and for the goodness of the raw materials. Congratulations and best wishes.

Un weekend a Firenze

Non bastano 48 ore per visitare tutti i musei, le chiese ed i palazzi di questa meravigliosa città, però ci si può riempire gli occhi solamente guardando dall’ esterno. Firenze pulsa quotidianamente di turisti: dal lunedì alla domenica. Definirei la cosa un po’ stressante per chi ci vive, sebbene orgoglioso della propria città, poiché per raggiungere una destinazione è più saggio, nonché più veloce, scegliere vie secondarie e meno frequentate dai visitatori. Ho iniziato con il Museo del Duomo, la Cattedrale, Piazza della Signoria, Ponte Vecchio, Lungarno e Uffizi. Le strade percorse per raggiungere questi luoghi sono contornate da maestosi e sontuosi edifici ed io mi beavo ad ammirarli uno ad uno. Ovviamente per bere un aperitivo ho scelto locali poco frequentati ma nello stesso tempo molto interessanti. Una location innovativa e d’ avanguardia è La Menagere: caratterizzata da varie tipologie di sale nonché fornita di un negozio di fiori e perfino di una tavernetta dove la sera si suona musica dal vivo. Posso dire con certezza che la maggior parte dei bar e ristoranti offrono un buon servizio ed ambienti molto accoglienti specialmente dal punto di vista architettonico. Sabato sera ho cenato all’ Hosteria da Ganino: un locale dove ci si sente a casa con piatti saporiti, gustosi e preparati con cura. Consiglio questo posto per la genuinità delle materie prime e perché non troppo turistico. Ho notato anche molti esercizi pubblici che propongono prodotti bio: dalla pizza al caffè. Se invece avete voglia di un buon panino con Hamburger suggerirei Foody Farm: ottima carne, anche se non specificano il peso (cosa che ho suggerito di fare), ma nel contempo una location interessante dove si può mangiare sia seduti ad un tavolo che al banco. Il momento più adatto e suggestivo per visitare la città è la sera: le luci danno risalto ai monumenti rendendo il tutto molto romantico. L’ Italia è un museo a cielo aperto: consiglio, prima di andare all’ estero, di visitare queste perle, questi tesori che non si trovano da nessuna altra parte del mondo perché la nostra storia è più antica.

Ristorante Salotto Nunziata Napoli

In una domenica uggiosa di maggio ho trovato riparo e tepore in questo ristorantino che è un vero e proprio salotto allestito all’ interno della sala con tanto di divano e lampada e perfino un giradischi: un’ idea molto originale voluta da due fratelli. La storia è bizzarra perché lo chef Diego è un archeologo o archeochef come lui si definisce, che ha aggiunto alla sua passione per la cucina le ricette dell’ eccentrico cuoco Marco Gavio Apicio vissuto tra il I secolo a. C. ed il I secolo d.C. ; l’ altro fratello Gianmaria è sempre stato, invece, nel mondo della ristorazione e proprio per questo motivo offre sempre i suoi buoni consigli da esperto. La sensazione di sentirsi a casa è notevole: ci si trova in un ambiente caldo e domestico. Il servizio è celere ed il padrone di casa è molto cordiale. Le due consistenze di insalata caprese e lo sformatino di polenta “Giuliana” : due piatti interessanti, saporiti, anche se avrei cambiato qualcosa che ho timidamente suggerito. Il baccalà scottato Epityrum con olive nere era veramente gustoso, mentre rivedrei un attimo la Tomahowk di suino nero. Il dessert è stato una vera delizia : i Globi caldi di Apicio ricotta pera al cioccolato al 75% erano sublimi. Questo ristorante è aperto da poco e Diego e Gianmaria sono molto coraggiosi ed estrosi: hanno bisogno di perfezionarsi, ma la strada è già spianata. Sono stato molto contento di aver mangiato in questo ristorante non solo per la simpatia dei fratelli ma anche per aver scoperto l’ eccentricità di questo vetusto gastronomo, cuoco, nonché scrittore romano di cui ignoravo l’esistenza.

On a gloomy Sunday in May I found shelter and warmth in this little restaurant that is a real living room set up inside the room with a sofa and a lamp and even a record player:: a very original idea wanted by two brothers. The story is bizarre because the chef, Diego, is an archaeologist or archeochef as he calls himself, who added to his passion for cooking the recipes of the eccentric cook Marco Gavio Apicio who lived between the first century BC and the first century after Christ. The other brother, Gianmaria, has always been, instead, in the world of catering and for this reason he always offers his good expert advice. The feeling of being at home is remarkable: you are in a warm and domestic environment. The service is fast and the host is very friendly. The two consistencies of Caprese salad and the “Giuliana” polenta flan: two interesting dishes, tasty even if I would have changed something that I timidly suggested. The Epityrum seared cod with black olives was really tasty while I would see the black pig Tomahowk for a moment. The dessert was a real treat: the warm globes of Apicio 75% chocolate pear ricotta were sublime. This restaurant has only recently opened and Diego and Gianmaria are very brave and whimsical: they need to improve themselves but the road is already paved. I was very happy to have eaten in this restaurant not only for the sympathy of the brothers but also for having discovered the eccentricity of this ancient gastronomist, cook and Roman writer whose existence I did not know.